L’Impianto di Trattamento Acque di Scarico (TAS) è situato all’interno dello Stabilimento petrolchimico di Ferrara, esso ha lo scopo di depurare le acque di scarico dello Stabilimento e scaricarle in condotta comunale secondo i limiti previsti dalla Tabella 3 dell’Allegato 5 del D.Lgs. 152/99 “Scarichi in Pubblica Fognatura”.
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L’impianto è essenzialmente suddiviso in 2 stadi di trattamento:
1) Trattamento Primario (Chiariflocculazione).
2) Trattamento Secondario (Ossidazione biologica).
Trattamento Primario (Chiariflocculazione)
L’Impianto di Trattamento Primario è costituito da:
1) Vasche di correzione pH e di preparazione del fiocco di fango.
2) Sezione Stoccaggio e Dosaggio reattivi per correzione pH che sono:
3) Stazione di dosaggio del Polielettrolita (per la formazione dei fiocchi di fango);
4) Chiarificatori primari;
5) Sezione di Estrazione del fango;
6) Pozzetto 0/0 di raccolta delle acque reflue dell’impianto.
Il trattamento previsto consiste in una correzione eventuale del pH dell’acqua in ingresso all’impianto, in caso di valori fuori dal range 6.5÷9.5. La correzione del pH è ottenuta tramite il dosaggio di Acido Cloridrico 33%, o di Soda 50% con pompe dosatrici comandate da un pHmetro.
Le materie prime dell’impianto TAS, quali Acido Cloridrico, Soda, Acido Fosforico, provengono da ditte terze tramite autobotti.
Trattamento secondario (Ossidazione biologica)
L’Impianto è suddiviso in 5 sezioni, più una vasca di accumulo di emergenza. Esse costituiscono, una di seguito all’altra, i successivi stadi di trattamento di depurazione delle acque reflue e del trattamento dei fanghi prodotti. Tali sezioni vengono denominate:
1. Neutralizzazione, completa di serbatoi e sistema di alimentazione dei neutralizzanti e nutrienti per la flora batterica.
2. Percolazione biologica.
3. Sedimentazione finale e pompaggio della acque trattate.
4. Raccolta e filtropressatura dei fanghi.
I reflui provenienti dal Trattamento Primario sono costituiti da acque inquinate da sostanze organiche varie, la cui concentrazione è compresa tra 1.000 e 2.000 mg/l max totali. Tali reflui sono convogliati, tramite tubazione, in una vasca di neutralizzazione completa di sistema di correzione del pH (Acido Cloridrico 33% e Soda Caustica 50%), e di dosaggio nutrienti (H3PO4 – Acido Fosforico 35% diluito).
Dalla vasca l’acqua stramazza nelle vasche ed è rilanciata tramite le pompe ai due stadi del percolatore che è l’impianto biologico di depurazione e offre la possibilità di sopportare un notevole carico organico. (immagine2)
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All’uscita dal percolatore l’acqua viene inviata alla vasca di sedimentazione finale che ha lo scopo di decantare i solidi sospesi prodotti dal processo di depurazione biologica. (immagine3)
Le acque chiarificate sono quindi inviate alla fognatura mediante le pompe, mentre i fanghi vengono raccolti ed inviati ad un addensatore e successivamente filtropressati.
Tra il trattamento primario e il trattamento secondario si trova la vasca di accumulo ed equalizzazione, usata in casi di emergenza. Tale vasca consente di omogeneizzare e smorzare eventuali picchi di carico organico e di pH che risulterebbero critici per la fauna batterica della sezione biologica.
La vasca di emergenza è costruita in terra battuta ed impermeabilizzata. Essa ha un volume di circa 8.000 mc (dimensioni 50 x 70 m, altezza 3,5 m), ed è fornita di pompe per omogeneizzazione e travaso acqua. (immagine 4)
I parametri di controllo delle acque in ingresso e uscita all’impianto TAS (COD, pH, NH4, solidi sospesi, ecc.) sono costantemente monitorati da strumentazione dedicata in ciclo continuo e da apposito laboratorio chimico accreditato.
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